lunedì 16 dicembre 2013

MAGDALEN NABB: LA SIGNORA OMICIDI E I CARABINIERI

"Chi è la signora in foto?", vi chiederete. Che avrà fatto mai per meritare un post su un blog che pretende di parlare di letteratura e, in particolare, di letteratura di fantascienza? Ebbene vi confesso che fino a venerdi scorso (13/12/2013) nemmeno io sapevo chi fosse questa donna e cosa avesse fatto o rappresentato in vita. Poi ho ricevuto un'email dal Comune, non si trattava di una multa o di una notifica ufficiale di nessun genere: era un banale, cortese, invito a partecipare ad un'iniziativa culturale. E lì ho saputo chi fosse stata la signora e come mai il comune di Montelupo Fiorentino (provincia di Firenze) l'avesse messa al centro dell'iniziativa in questione. Cominciamo con ordine: di che iniziativa si tratta?

Montelupo Fiorentino (FI), 17 dicembre 2013. Presso la sala consiliare del Comune avrà inizio un ciclo di letture pubbliche del romanzo The Marshall and the Murderer della scrittrice Magdalen Nabb (la signora della foto appunto). L'iniziativa prende spunto da progetti del tutto simili che già da un po' sono attivi negli Stati Uniti e denominati proprio "One city one book". Tali progetti hanno lo scopo di far conoscere alle popolazioni locali dei libri che in qualche modo sono legati al loro territorio attraverso letture pubbliche e dibattiti aperti a tutta la cittadinanza. Montelupo Fiorentino sceglie di far proprio tale progetto presentando un'autrice poco conosciuta in Italia e un libro che non è mai stato tradotto da un editore italiano. Non per caso ovviamente. La signora Nabb (purtroppo scomparsa nel 2007), infatti, abitava e scriveva proprio a Montelupo. Non solo. Proprio vivendo in questa cittadina iniziò a scrivere le avventure del suo personaggio più importante: il maresciallo Guarnaccia. La stessa cittadina di Montelupo fu il teatro di uno dei romanzi del maresciallo Guarnaccia, proprio "The Marshall and the Murderer". Giusto per darvi un'idea della popolarità delle storie del maresciallo all'estero, sappiate che i romanzi della Nabb sono tradotti nelle seguenti lingue: francese, tedesco, giapponese, fiammingo, danese, olandese, ebreo, portoghese, spagnolo, croato (vedi link). Che insegnamento trarre da questa vicenda per la nostra letteratura e, in particolare per la fantascienza italiana?  Io credo uno solo: smettiamola, ma proprio finiamola, con i complessi di inferiorità. Per farci conoscere all'estero e stare alla pari della letteratura di genere anglosassone forse non servono invenzioni strane, forse basta parlare di noi stessi e di come siamo.

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