tag:blogger.com,1999:blog-54661278360784518812024-03-13T02:52:53.930+01:00Fabio F. CentamoreAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/05085627064888349064noreply@blogger.comBlogger7915tag:blogger.com,1999:blog-5466127836078451881.post-31277464331602572502018-10-23T12:22:00.000+02:002018-10-23T12:22:03.100+02:00<div style="text-align: center;">
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Con molta soddisfazione, vi presento la mia ultima creazione: <i><a href="https://amzn.to/2Jb7RqN">Malebolge</a></i>. Si tratta di un romanzo breve che mi ha impegnato per diversi mesi. Novanta giorni di scrittura serrata e senza sosta, quasi cento giorni di continui aggiustamenti, correzioni e cambiamenti. Tutto per consegnarvi una nuova indagine dell'ispettore Amendolia che fosse credibile, avvincente e ricca di <i>suspence </i>per voi lettori. Stavolta ho voluto adottare un punto di vista più "intimista" per esplorare a fondo l'anima dei personaggi e darvi un qualcosa di più di una semplice avventura. Leggendo questa storia, vi troverete quasi a interagire con essa, sarete portati a diventare parte di essa. L'ebook è acquistabile presso i maggiori shop on line:<br />
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<b>Sinossi:</b> Istituto Correzionale Orbitante III-G, la tomba dei vivi, un piccolo inferno per detenuti e per le loro guardie. Tristemente noto in tutto il Sistema Solare con il nomignolo di <i><a href="https://amzn.to/2Jb7RqN">Malebolge</a></i>, I.C.O. III-G orbita sul più inospitale dei satelliti gioviani: Io. Amendolia e il sergente Manetti, hanno una missione molto importante: convincere Anton Marek Binder a rivelare delle informazioni preziose sul misterioso virus <i>Icks</i>.<br />
<i><a href="https://amzn.to/2Jb7RqN">Malebolge</a></i>, però, nasconde molti imprevisti. Amendolia è costretto ad affrontare un'emergenza senza precedenti. Una trappola orchestrata dalla stessa Compagnia? L’ispettore dovrà fare i conti con il passato. Al tempo in cui era un semplice agente, in una delle prime missioni sul vecchio Marte...<br />
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<a href="https://plus.google.com/103257238701299548206?rel=author">Fabio F.</a></div>
<div class="blogger-post-footer"><a href="https://feedburner.google.com/fb/a/mailverify?uri=blogspot/VPTHAV&loc=it_IT">Fabio F. Centamore</a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05085627064888349064noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5466127836078451881.post-90406555664309592032018-08-05T08:22:00.001+02:002018-08-05T08:22:56.154+02:00VERA FANTASCIENZA #11 - SUPERVISTA, IL NUOVO POTERE "PRET A' PORTER"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Forse non sapete che la mitica supervista (confesso di averla spesso invidiata a Superman) non è solo una fantasia da fumetto, ma anche un serio concetto scientifico. Certo in termini medici la supervista, o come si dice più correttamente l'<i>ipervisione</i>, non consiste nella capacità di vedere attraverso gli oggetti o in quella di incenerire con lo sguardo. Si tratta, piuttosto, di una straordinaria capacità visiva che in certi casi può raggiungere anche i venti decimi. La cosa intrigante è che l’ipervisione può essere ottenuta con una serie di esercizi dell'occhio. È quanto emerge da una serie di sperimentazioni effettuate applicando alcune tecniche, destinate ad aiutare le persone affette da <a href="https://bit.ly/2MgsORM">ipovisione</a>, a soggetti sani. A beneficiarne possono essere soprattutto gli atleti, sempre alla ricerca di quel qualcosa in più per superarsi.<br />
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<blockquote class="tr_bq">
Se un atleta percepisce meglio le immagini - ha spiegato Alessandro Segnalini, docente della <a href="https://www.uniroma1.it/it/pagina-strutturale/home">Sapienza di Roma</a>, durante il congresso nazionale <a href="http://www.policliniconews.it/schede-12466-ipovisione_sport_vision_2016">"Ipovisione-Sportvision 2016"</a> - chiaramente avrà un aumento del senso della profondità, se prendiamo uno sportivo che deve rapportarsi con i compagni, con la palla, con gli avversari ha una messa a fuoco a diversa distanza, se alleniamo i suoi occhi è come allenare ogni muscolo del corpo, se potenziamo la funzione anche la performance sportiva migliorerà.</blockquote>
<br />
Attraverso una serie di esperimenti Segnalini ha dimostrato come si possa arrivare addirittura al raggiungimento di una vista da venti decimi. "L'uomo sfrutta soltanto il 40-60% delle proprie capacità visive, questa percentuale può essere incrementata con una serie di tecniche che noi usiamo normalmente in pazienti ipovedenti che, se usate su normovedenti, possono portare a ipervisione".<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-iXzRqrU0MY8/W2Fx35ofS3I/AAAAAAAAD0Q/Gnf2D5haXGgpnBrz1HJaaSkzsmN2g2aNwCEwYBhgL/s1600/eye-focus-330x220.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="220" data-original-width="330" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-iXzRqrU0MY8/W2Fx35ofS3I/AAAAAAAAD0Q/Gnf2D5haXGgpnBrz1HJaaSkzsmN2g2aNwCEwYBhgL/s400/eye-focus-330x220.jpg" width="400" /></a>Le tecniche, dalla <a href="http://www.iapb.it/microperimetria">microperimetria</a> al <a href="https://www.blogger.com/"><span id="goog_2010833363"></span>biofeedback<span id="goog_2010833364"></span></a>, consistono nell'allenare l'occhio con determinati movimenti, ad esempio seguendo il cambiamento di colore di una scacchiera. Un test su 15 tennisti della <a href="http://www.federtennis.it/">Federazione</a>, tutti con oltre dieci decimi, ha illustrato Segnalini al convegno, con dieci sedute da 20 minuti di visual training ha portato al miglioramento dell'acuità visiva fino appunto anche a 20 decimi, oltre che di altre caratteristiche come la sensibilità al contrasto. Un altro studio su tiratori ha verificato un aumento dei punteggi medi, da 163 a 210. "Noi riusciamo a migliorare i tempi di reazione occhio-cervello, ovvero a diminuire il tempo che l'impulso percepito dall'occhio impiega ad arrivare alla zona corticale".<br />
<br />
Le tecniche di <i>sportvision</i>, hanno spiegato gli esperti al convegno, stanno prendendo sempre più piede nelle federazioni sportive. A quanto pare, insomma, ricerca medica e sport interagiscono sempre di più nell’ottica di miglioramento delle capacità umane. Il punto è c’è un confine a tutto ciò? Dove finisce la ricerca e inizia il doping?<br />
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<a href="https://plus.google.com/103257238701299548206?rel=author">Fabio F.</a></div>
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<div class="blogger-post-footer"><a href="https://feedburner.google.com/fb/a/mailverify?uri=blogspot/VPTHAV&loc=it_IT">Fabio F. Centamore</a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05085627064888349064noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5466127836078451881.post-54948102850879390312018-08-01T09:53:00.001+02:002018-08-01T10:57:11.014+02:00VERA FANTASCIENZA #10 - LE PICCOLE I.A. CRESCONO (E IMPARANO!)<div style="text-align: center;">
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-TdFnNK4qyo8/W2BeXjTwSBI/AAAAAAAADzk/5294mjtOX_ADqBZmYfknU7oOqYXP8W57QCLcBGAs/s1600/artificial_intelligence_benefits_risk1-600x400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="424" src="https://3.bp.blogspot.com/-TdFnNK4qyo8/W2BeXjTwSBI/AAAAAAAADzk/5294mjtOX_ADqBZmYfknU7oOqYXP8W57QCLcBGAs/s640/artificial_intelligence_benefits_risk1-600x400.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le I.A. ci osservano</td></tr>
</tbody></table>
Secondo la rivista <a href="http://www.sciencemag.org/">Science</a>, è stato sviluppato un modello di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Intelligenza_artificiale">intelligenza artificiale</a> capace di leggere i <i>pensieri</i> di un altro computer. In sostanza, avremmo fatto un primo passo verso uno scenario in cui le macchine riescono a collaborare tra loro. Un simile risultato si deve al <a href="https://bit.ly/2Oy5ekY">progetto ToMnet</a> messo a punto dalla <a href="https://deepmind.com/">DeepMind</a>, un'azienda che fa capo a <a href="https://www.google.it/">Google</a> (tranquilli, non fa parte di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Skynet">SkyNet</a>!), e presentato a Stoccolma durate la <a href="https://bit.ly/2LGIykQ">Conferenza Internazionale sull'Apprendimento delle Macchine</a>.<br />
<div>
<br /></div>
<div>
Il progetto è guidato da Neil Rabinowitz ed è costituito da tre <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Rete_neurale_artificiale">reti neurali</a>, cioè reti composte da piccoli dispositivi di calcolo che imitano l'organizzazione del cervello, ciascuna è in grado di apprendere dall'esperienza. Queste reti sono state messe in connessione, in modo da riuscire a scambiarsi informazioni fra loro.</div>
<div>
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-kXij6iEEWto/W2BzPms8N3I/AAAAAAAADz4/utf5i4rUDDs5nX7Dy9c2s9E8p-a8j8olACLcBGAs/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="177" data-original-width="284" height="196" src="https://3.bp.blogspot.com/-kXij6iEEWto/W2BzPms8N3I/AAAAAAAADz4/utf5i4rUDDs5nX7Dy9c2s9E8p-a8j8olACLcBGAs/s320/images.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Rete neuronale in azione</td></tr>
</tbody></table>
<div>
L'obbiettivo del progetto consiste nell'addestrare le macchine a prevedere i comportamenti di altri computer. Per ottenere tale scopo, i ricercatori hanno utilizzato un <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Realt%C3%A0_virtuale">gioco virtuale</a> basato su tre categorie di personaggi che si muovono in una stanza per raccogliere caselle colorate. Il gioco prevede, insomma, queste tipologie:<br />
<br />
<ul>
<li><b>personaggi ciechi:</b> tendono a seguire i percorsi lungo muri</li>
<li><b>personaggi miopi:</b> si spostano solo verso gli oggetti più vicini</li>
<li><b>personaggi dalla <i><a href="https://bit.ly/2LImSVt">supervista</a></i>:</b> afferrano gli oggetti seguendo un ordine specifico per guadagnare più punti.</li>
</ul>
</div>
<div>
Dopo pochissime sessioni di gioco, il sistema riusciva già a identificare tutti i personaggi e a prevederne con precisione il comportamento. Inizia una nuova era per lo sviluppo dei computer? Non siamo ancora in grado di dirlo con certezza, ma il primo sasso, quello più pesante da spostare, è stato gettato e la via è sgombra. Alla prossima!<br />
<div>
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<a href="https://plus.google.com/103257238701299548206?rel=author">Fabio F.</a></div>
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<div class="blogger-post-footer"><a href="https://feedburner.google.com/fb/a/mailverify?uri=blogspot/VPTHAV&loc=it_IT">Fabio F. Centamore</a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05085627064888349064noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5466127836078451881.post-15002739978464971402018-07-30T11:46:00.000+02:002018-07-30T11:53:33.057+02:00LOCATION IMPOSSIBILI #1 - IO, LUNA INQUIETA<div style="text-align: center;">
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-26kceMf23bg/W17TPiU9WGI/AAAAAAAADzI/ELxfnjuX0VQ-CkLH8hLqwP3umq-6F9YawCLcBGAs/s1600/volcanoes-on-io.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="380" data-original-width="380" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-26kceMf23bg/W17TPiU9WGI/AAAAAAAADzI/ELxfnjuX0VQ-CkLH8hLqwP3umq-6F9YawCLcBGAs/s400/volcanoes-on-io.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I vulcani di Io</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: left;">
</div>
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</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 10px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
Inauguro oggi una nuova rubrica che, penso, non debba mancare nel repertorio di un appassionato di Fantascienza che, per giunta, pretende anche di scrivere storie di questo genere. Ho deciso di chiamarla "Location Impossibili" per un motivo molto semplice: vi parlerò, in questa rubrica, di posti in cui ambientare storie di Fantascienza (ovviamente). Non saranno posti qualsiasi, ma luoghi inaccessibili, inospitali, ambienti più che estremi. Posti in cui la presenza umana sembrerebbe un'assurdità, uno sfregio alla natura. Chi di noi, in effetti, non ha letto storie ambientate in posto del genere? Chi non li ha immaginati? Comincerò da una location vera, nel senso che l'ho utilizzata nel mio prossimo romanzo (titolo: <i>Malebolge - Sogni Alieni #2</i>, lo leggerete fra la fine di Agosto e l'inizio di Settembre 2018). Si tratta di Io, una delle più grandi lune di Giove. Sappiate che Io è il corpo celeste più irrequieto del Sistema Solare a causa di un’attività vulcanica oltremodo intensa.<br />
<br />
Si ritiene che su Io siano presenti più di 400 vulcani attivi, 150 dei quali già osservati direttamente, i rimanenti 250 al momento solo ipotizzati. Di recente, la notizia è del 19 Luglio 2018, ne è stato scoperto uno mai osservato prima. Secondo Alessandro Mura, dell’<a href="http://www.inaf.it/it">Inaf</a> di Roma (nonché vice responsabile di <a href="https://bit.ly/2K7hJAE">Jiram</a>, lo spettrometro utilizzato per analizzare Io), il nuovo vulcano potrebbe essere "una struttura simile a una grande caldera, sconosciuta su Io prima d’ora”. <a href="https://bit.ly/2K7hJAE">Jiram</a> è stato progettato, in verità, per studiare le aurore gioviane, ma i ricercatori hanno deciso di orientarlo verso il <a href="https://bit.ly/2K6sPWH">Polo Sud</a> di Io. Una scelta felice: i dati a infrarossi, raccolti il 16 dicembre 2017 quando la sonda <a href="https://bit.ly/2NW84z4">Juno</a> era a circa 470.000 chilometri da Io, hanno infatti mostrato a sorpresa un nuovo vulcano.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-TjKrVMnLY94/W17T-7kbu5I/AAAAAAAADzQ/AOR_JvBeyWsTCTpeAH95L7isrYOrIN0MgCLcBGAs/s1600/161019-juno-jupiter.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="1414" height="288" src="https://3.bp.blogspot.com/-TjKrVMnLY94/W17T-7kbu5I/AAAAAAAADzQ/AOR_JvBeyWsTCTpeAH95L7isrYOrIN0MgCLcBGAs/s400/161019-juno-jupiter.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Rappresentazione grafica di Juno</td></tr>
</tbody></table>
L’intensa attività vulcanica di Io è legata, spiega Mura, “alla sua vicinanza con <a href="https://bit.ly/2K8fnBA">Giove</a> e con le sue compagne <a href="https://bit.ly/2OtIumi">Europa</a> e <a href="https://bit.ly/2OtINxs">Ganimede</a>”, che esercitano sulla luna una fortissima attrazione gravitazionale. Questo nuovo vulcano, ipotizza lo studioso “produce emissioni di zolfo che possono innalzarsi fino a 500 chilometri di altezza”. Insomma, un vero inferno di zolfo, lapilli e continue eruzioni di magma. Un posto davvero impossibile per qualsiasi essere umano... o quasi.<br />
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Vi ricordo che la sonda Juno <a href="https://bit.ly/29sqGrf">ha raggiunto Giove il 4 luglio 2016</a> e da allora ne sta studiando il campo magnetico e gravitazionale con risultati fin'ora interessanti. Ha scoperto, ad esempio, che sul gigante gassoso soffiano venti che possono arrivare alla profondità di 3.000 chilometri, e che ai poli si formano cicloni che si possono estendere per migliaia di chilometri. Ma questa è un'altra location e un'altra storia, alla prossima.<br />
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<a href="https://plus.google.com/103257238701299548206?rel=author">Fabio F.</a></div>
<div class="blogger-post-footer"><a href="https://feedburner.google.com/fb/a/mailverify?uri=blogspot/VPTHAV&loc=it_IT">Fabio F. Centamore</a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05085627064888349064noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5466127836078451881.post-76619964264547396202018-07-02T11:52:00.001+02:002018-07-04T10:45:24.840+02:00VERA FANTASCIENZA #9 - YOI SHIGOTO, HAYABUSA 2<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-kcL-kMcU8kg/WznYRYXD9JI/AAAAAAAADyM/1RDYFNtlvGgiZpCToxBTCOLcXpOs8j6aQCEwYBhgL/s1600/59209b83b311c0751e44f0615c8238bf.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://4.bp.blogspot.com/-kcL-kMcU8kg/WznYRYXD9JI/AAAAAAAADyM/1RDYFNtlvGgiZpCToxBTCOLcXpOs8j6aQCEwYBhgL/s1600/59209b83b311c0751e44f0615c8238bf.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://feedburner.google.com/fb/a/mailverify?uri=blogspot/VPTHAV&loc=it_IT">Iscrivi un amico, avrai un nuovo ebook in regalo</a></div>
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(<i>Aretusa Jammin</i> - scheda del romanzo: <a href="http://bit.ly/2GevaxV" style="text-align: start;">IBS</a><span style="text-align: start;">, </span><a href="http://bit.ly/2DCQIWK" style="text-align: start;">Mondadori</a><span style="text-align: start;">, </span><a href="http://bit.ly/2DEmJgV" style="text-align: start;">Unilibro</a><span style="text-align: start;">, </span><a href="http://bit.ly/2DuO1D9" style="text-align: start;">Feltrinelli</a>)</div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-kcL-kMcU8kg/WznYRYXD9JI/AAAAAAAADyM/1RDYFNtlvGgiZpCToxBTCOLcXpOs8j6aQCEwYBhgL/s1600/59209b83b311c0751e44f0615c8238bf.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="494" data-original-width="700" height="449" src="https://4.bp.blogspot.com/-kcL-kMcU8kg/WznYRYXD9JI/AAAAAAAADyM/1RDYFNtlvGgiZpCToxBTCOLcXpOs8j6aQCEwYBhgL/s640/59209b83b311c0751e44f0615c8238bf.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'asteroide Ryugu e la sonda giapponese Hayabusa in una simulazione della NASA(fonte: JAXA)<small style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #535453; display: block; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 14px; margin: 0px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA/Ansa</small></td></tr>
</tbody></table>
Notizia recente dalla <a href="https://www.nasa.gov/">NASA</a>, ma soprattutto dall'agenzia spaziale giapponese <a href="http://global.jaxa.jp/">JAXA</a>: la missione <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Hayabusa_2">Hayabusa 2</a> è gunta alla sua fase più importante. Non tutti sanno che la missione è partita il 3 Dicembre 2014 con il lancio della piccola sonda automatizzata. Giusto pochi giorni fa (il 27 Giugno, per la cronaca), Hayabusa 2 ha raggiunto l'orbita dell'asteroide <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/162173_Ryugu">162173 Ryugu </a>che si trova a circa 280 milioni di chilometri dalla Terra. La sonda ha viaggiato per due anni e sette mesi, spinta da quattro motori a <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Propulsore_ionico">propulsione ionica</a> capaci di conferirle una velocità di circa 3,45 chilometri al secondo. Hayabusa 2 pesa 600 Kg ed è alimentata da pannelli fotovoltaici fissi di 6 metri di ampiezza, in grado di fornirle appena 2,6 Kw di energia elettrica. La sonda rimarrà in orbita per circa 18 mesi, dovrà effettuare diversi test ed esperimenti sulla natura dell'asteroide. Il compito più importante, tuttavia, sarà quello di "bombardare" la superficie di Ryugu e prelevare campioni di roccia non contaminata dagli agenti cosmici per poi riportarli sulla Terra.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-3a-1JyLha8g/WznsdQ3V3QI/AAAAAAAADyU/WoSmaDCsNEwEME9vY_BlQ2tnrjAirPCTQCLcBGAs/s1600/718e8737643a7c84f8652e019869e6e9.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="345" data-original-width="345" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-3a-1JyLha8g/WznsdQ3V3QI/AAAAAAAADyU/WoSmaDCsNEwEME9vY_BlQ2tnrjAirPCTQCLcBGAs/s400/718e8737643a7c84f8652e019869e6e9.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ryugu (fonte: JAXA)</td></tr>
</tbody></table>
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Visto dallo spazio, Ryugu assomiglia a una trottola (da ex giocatore di <a href="http://dnd.wizards.com/">D&D</a> lo paragonerei più a un dado a 20 facce). Ha un diametro di circa 900 metri e presenta una superficie piuttosto scabrosa, piena di ampi crateri da impatto. Venne scoperto nel 1999 e subito classificato come <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Asteroide_Apollo">"asteroide Apollo"</a>, un tipo di asteroidi, cioè, potenzialmente pericolosi per la Terra. L'orbita di Ryugu, infatti, è assai vicina a incrociarsi con quella terrestre. Le sue dimensioni e la sua massa, inoltre, sarebbero sufficienti a provocare grossissimi danni in caso di impatto. La missione di Hayabusa 2, tuttavia, riguarda esclusivamente lo studio delle dinamiche che hanno portato alla nascita del <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_solare">Sistema Solare</a>, su cui Ryugu può darci molte informazioni.<br />
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Il compito della sonda è reso difficile dalla natura del suolo dell'asteroide che ha reso piuttosto complessa la scelta dei siti per la discesa e la raccolta dei campioni. Nei prossimi mesi sono previsti ben tre <i><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Touchdown">touchdown</a></i>. La finestra temporale prevista va dall'inizio dell'autunno fino alla prossima primavera, saranno delle vere e proprie "toccata e fuga". La temperatura sulla superficie di Ryugu, infatti, è piuttosto elevata, ragion per cui la sonda si limiterà a "rimbalzare" raccogliendo campioni di roccia. Prima dell'ultima discesa, che dovrebbe avvenire tra maggio e aprile 2019, Hayabusa 2 sgancerà una sorta di ordigno contro l'asteroide: un cilindro che sparerà un proiettile di rame da due chili contro la superficie. Eccovi un interessante videoclip, realizzato e diffuso da JAXA, in cui vengono illustrate tutte le fasi di questa delicatissima operazione:<br />
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<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/8H4aZX_8hMA?ecver=2" style="height: 100%; left: 0; position: absolute; width: 100%;" width="638"></iframe></div>
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La piccola sonda contiene anche delle attrezzature interamente sviluppate dall'agenzia spaziale tedesca <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Deutsches_Zentrum_f%C3%BCr_Luft-_und_Raumfahrt" style="background: none rgb(255, 255, 255); color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px;" title="">DLR</a>. Si tratta di un minuscolo <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lander">lander</a> denominato MASCOT (<i>Mobile Asteroid Surface SCOuT</i>), destinato a esaminare la superficie dell'asteroide con quattro strumenti diversi: un microscopio operante nell'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Radiazione_infrarossa">infrarosso</a>, sviluppato dall'<a href="https://www.ias.u-psud.fr/">Institut d'Astrophysique Spatiale</a>: una fotocamera sviluppata dalla DLR, un <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Magnetometro">magnetometro</a> a tre assi sviluppato dall'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0_tecnica_di_Braunschweig">Università tecnica di Braunschweig</a> e un <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Radiometro">radiometro</a> sviluppato dalla DLR per misure termiche<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px;">.</span><br />
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<a href="https://plus.google.com/103257238701299548206?rel=author">Fabio F.</a></div>
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<div class="blogger-post-footer"><a href="https://feedburner.google.com/fb/a/mailverify?uri=blogspot/VPTHAV&loc=it_IT">Fabio F. Centamore</a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05085627064888349064noreply@blogger.com0