giovedì 3 ottobre 2013

PARAURTI DA TITANO



La scoperta è di quelle che fanno notizia: su Titano, il satellite più grande di Saturno, c'è la plastica (ANSA del 01/10/2013). E non si tratta, per giunta, di un componente qualunque della plastica ma di propilene. 

Immaginate, interi giacimenti di propilene a cielo aperto e pronti allo sfruttamento. Già belli e composti naturalmente, senza alcun bisogno di sintesi da chissà quali idrocarburi e derivati. Contenitori alimentari a prova di microonde, zerbini, scolapasta per fare alcuni esempi, tappi ed etichette delle bottiglie di plastica, reti antigrandine, custodie dei CD, capsule e bicchierini per il caffè e, dulcis in fundo, paraurti e cruscotti di autoveicoli. Tutti oggetti che forse un domani potranno essere realizzati con la plastica di Titano, a patto di andare fin lì a raccoglierla.

L'importante scoperta fatta dalla sonda Cassini grazie ad una missione congiunta di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è stata pubblicata su Astrophysical Journal Letters appena pochi giorni fa (30/09/2013). Si tratta ovviamente della prima volta che troviamo un componente della plastica su un pianeta o luna diversi dalla Terra.

Si potrebbe facilmente ironizzare sulla presenza ormai pervasiva della plastica anche nello spazio, oltre che in mare e nell'organismo di alcuni pesci. "Ma come, anche laggiù è insozzato di plastica?", ci si potrebbe domandare. Tranquilli, stavolta l'uomo non c'entra nulla. La plastica di Titano è tutta naturale, genuina anzi. La sintesi del propilene, infatti, avviene spontaneamente nel gran laboratorio di idrocarburi che è l'atmosfera della luna saturniana. E, parola di Michael Flasar del Goddard Space Flight Center, chissà quali altri composti plastici potremmo ancora rilevare in futuro su Titano!

Tutto ciò mi induce a fare una piccola riflessione. Alla luce delle nuove esplorazioni, il Sistema Solare si sta rivelando una miniera di materie prime essenziali per l'attività umana. A condizione di investire ingenti risorse finanziarie e avviare il notevole sforzo iniziale, sopra le nostre teste sembra girare una importante fetta di futuro. Peccato che ora gli Stati Uniti e la N.A.S.A. stessa siano in shut down...


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