Esempio mini palestra (fonte: Scuola Superiore Sant'Anna) |
Tale fase inizierà il 4 novembre p.v., durerà un anno esatto e vedrà la collaborazione di 108 famiglie con bambini nati prematuramente. Si tratta di un progetto europeo (la sperimentazione, infatti, riguarderà bambini italiani e danesi) che vede coinvolto in prima fila l'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. L'obbiettivo di questa iniziativa è molto interessante: favorire la riabilitazione dei bambini fra 6 e 12 mesi d'età che soffrono di patologie cerebrali.
Ormai, infatti, è risaputo che il cervello umano ha una fortissima capacità di adattarsi ai deficit e ai traumi. Spesso molte patologie e deficit cognitivi si possono risolvere se curati precocemente attraverso i giusti input ambientali. Questo è esattamente il principio di funzionamento di Caretoy, rilevare e monitorare vari parametri fisici e movimenti del bambino e produrre gli stimoli adatti per favorirne il superamento dei deficit. In un futuro prossimo (fra solo un paio d'anni), a casa di ogni famiglia che ha avuto la sfortuna di avere un bimbo nato prematuro, potremo forse vedere l'oggetto in foto in azione.
Il bimbo non ne avrà alcuna cognizione, sarà seguito a distanza da un'equipe di specialisti attraverso il suo ambiente di gioco. Verranno identificati eventuali deficit psico-motori senza lunghi ricoveri in strutture ospedaliere, senza che la responsabilità di certe diagnosi precoci ricada sempre sul pediatra curante o sui poveri genitori spesso poco ascoltati (ahimè!). Analizzando i dati trasmessi da questa macchina, i medici potranno proporre a distanza i giochi e gli stimoli adatti al superamento della patologia senza allontanare il piccolo dal suo contesto abituale. Vi sembra un'innovazione da poco?
Vi chiederete: "In fondo a me cosa importa? Per fortuna mio figlio è sano e non ne avrà bisogno".
E se qualcosa di simile a Caretoy fosse disponibile sul mercato per seguire ed eventualmente migliorare lo sviluppo psico-motorio di qualsiasi bimbo? Non lo vorreste per vostro figlio?
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