giovedì 21 novembre 2013

ZERO HISTORY, DAL FUTURO AL PRESENTE



Titolo: Zero history.
Autore: William F. Gibson.
Traduzione: Daniele Brolli.
Genere: Thriller.
Casa editrice: Fanucci.
Anno: 2012.

Hollis Henry vive un momento di grigia stasi. Certo ha fatto molte cose in passato. Ha vissuto la notorietà come membro della pop band The Curfew nei primi anni '90, ha lavorato come giornalista ed ha perfino pubblicato un libro fotografico. Ed ora? Vive in un pacchiano albergo di Londra, il Cabinet, circondata da oggetti estranei e alienanti. L'affare dei mercati monetari non è stato molto proficuo, un mezzo insuccesso. Presto Hollis dovrà ridurre il suo stile di vita, trovare un albergo più modesto. Squilla il telefono, Hubertus Bigend all'altro capo del filo. La persona meno attesa, l'unico che lei non vorrebbe più sentire. Sono passati molti anni dai tempi in cui Hollis lavorava per la Blue Ant e per Bigend, cosa vuole ancora? Milgrim si trova in South Carolina, U.S.A. Non per caso, nemmeno per turismo. Ha un appuntamento a cui non può mancare, una transazione clandestina molto delicata. Un'operazione che la sua tipica cura per i particolari può mandare a buon fine. I dodici passi per allontanarsi dalla droga adesso sono quasi un lontano ricordo, Milgrim non ne vuol parlare. Vorrebbe anzi dimenticarlo ma Hubertus Bigend non glielo permette, Milgrim gli deve troppo e non può negargli nulla. Conclusa la sua transazione deve volare a Londra, come desidera il suo capo...


Pubblicato nel 2010, il romanzo completa la Trilogia di Bigend (o Trilogia di Blue Ant) insieme ai romanzi L'Accademia dei sogni (2003) e Guerreros (2007), da cui sono ripresi i personaggi di Hollis Henry e Milgrim. Qui, dunque, Gibson compie la sua personale regressione dalle ambientazioni futuriste degli anni '80 verso il presente. Dagli impianti cibernetici nel corpo umano all'iphone, dalle planetarie corporazioni nipponiche agli oscuri gruppi di potere. Punto di arrivo di un simile percorso, il libro va letto con attenzione. In un linguaggio futurista, volutamente barocco, assistiamo al consolidarsi di una nuova visione del presente. Gli oggetti e i personaggi sono fortemente connotati da un alone di stantio, un'aria di indifferente decadenza. Dietro la quotidianità si agitano forze e lobby sconosciute, sfuggevoli a qualsiasi indagine. Da banali intrighi di marketing scaturiscono cruenti complotti internazionali. La stessa tecnologia spicciola, quella che usiamo tutti i giorni, rivela un lato oscuro. Il nostro smartphone, youtube, il web sono strumenti dalle potenzialità mutevoli per i signori oscuri che popolano un presente tanto poco rassicurante da apparire alieno. Dall'uso ignoto di tecnologie note deriva l'approccio “fantascientifico” al nostro presente che apre nuovi scenari al lettore.

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