martedì 26 giugno 2018

VERA FANTASCIENZA #8 - AGGIUSTAMENTO GLACIALE ISOSTATICO

(Aretusa Jammin - scheda del romanzo: IBSMondadoriUnilibroFeltrinelli)

Rocce antartiche @ Copyright ANSA/Ansa
L’antartide si sta sciogliendo, le rilevazioni effettuate da diversi team di climatologi indicano che anche nel continente più freddo della Terra i ghiacci si stanno inesorabilmente ritirando. Le stime, pubblicate recentemente dai ricercatori, indicano che negli ultimi venticinque anni sono state perse ben 3.000 miliardi di tonnellate di ghiaccio. Sarebbe abbastanza per innescare il fenomeno noto come collasso dei ghiacci che, circa 120.000 anni fa portò all’innalzamento repentino del livello degli oceani e al radicale mutamento climatico terrestre dopo l’ultima glaciazione. Ci siamo, quindi? È già troppo tardi per impedire gli scenari catastrofici di cui si legge in romanzi famosi come New York 2140 di K. S. Robinson? Secondo la ricerca pubblicata su Science da Valentina Barletta, della Technical University of Denmark, non è ancora detto. Secondo i dati raccolti dai satelliti e pubblicati in questa ricerca, le rocce sottostanti si stanno sollevando. Questo meccanismo potrebbe ripristinare l'equilibrio e rallentare il temuto collasso. Si tratta di un fenomeno osservato nell'Antartide Occidentale che potrebbe compensare lo scioglimento dei ghiacci ed evitare il conseguente aumento del livello dei mari.

Base italiana in Antartide
Il progressivo scioglimento della calotta ghiacciata, anzi, avrebbe innescato questo processo. La crosta terrestre, in pratica, si solleva in seguito alla riduzione del peso dei ghiacci. Tale fenomeno, in verità, era già noto e si chiama aggiustamento glaciale isostatico (Gia). La novità di questa ricerca consiste nella prospettiva temporale in cui si sta concretizzando l’aggiustamento isostatico. Finora, infatti, si riteneva che potesse avvenire su scale temporali Dell'ordine di 10.000 anni. I nuovi dati, invece, indicano che il fenomeno è in costante svolgimento, la crosta terrestre si solleva al ritmo di 41 millimetri l'anno. La deformazione del suolo, misurata grazie ai dati Gps, indica che la viscosità del mantello terrestre al di sotto dell'Antartide occidentale è più bassa del previsto e che il fenomeno del sollevamento della crosta terrestre può adesso essere misurato su scale molto più piccole, nell'ordine di secoli e perfino di decenni.

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